“Ancora una volta in aula grande assente è il Governo. Mi dispiace che l’assessore Messina sia stato lasciato solo.”
Lo ha dichiarato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo in aula.
“Voglio ricordare, ha proseguito De Luca, che quando ero sindaco di Messina al Governo c’era Musumeci che ha fatto di tutto tranne occuparsi di sbloccare le elezioni di secondo livello.
Il Governo Schifani si riferisce spesso a quelli che c’erano prima mettendo in imbarazzo la sua maggioranza perché dimentica che erano sempre loro quelli di prima.
Quando ero sindaco della città metropolitana di Messina, quindi svolgevo la doppia funzione di sindaco della città di Messina e di sindaco della città metropolitana, ricordo che ho chiesto ad Alessio Villarosa Sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze e Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle finanze di predisporre un provvedimento per cercare di sbloccare la situazione vergognosa per le ex province. Nonostante il rapporto con i 5 stelle non fosse roseo ho registrato il loro impegno e la loro presa di posizione ha consentito di far avere un intervento straordinario per tutte le città metropolitane e a tutti i liberi consorzi della Sicilia, un intervento triennale che ha consentito nello specifico alla città metropolitana di Messina di diventare una delle città metropolitane più virtuose.
L’intervento mi ha consentito una riorganizzazione che si è basata sul taglio degli sprechi, riorganizzazione dell’ente, ho accelerato la spesa e ci siamo guadagnati il secondo posto in Italia per capacità di spesa.
Adesso in questa norma che approda in aula, ha affermato De Luca, manca un elemento fondamentale, la copertura finanziaria. I fondi destinati infatti alle indennità di consiglieri e altri non li trasformeranno automaticamente in operai pronti a lavorare sul territorio. Ciò significa che rischiamo oggi di dar vita ad uno stipendificio perché collegare il dissesto delle strade agricole, delle strade di collegamento tra i vari comuni, o le condizioni degli istituti superiori o anche la mancata assistenza agli studenti disabili degli istituti superiori al fatto che non ci sono organi politici direttamente eletti dal popolo significa non solo prendere in giro i siciliani ma continuare a creare illusioni.
Vogliamo ribadire un concetto. Per quanto riguarda le elezioni dirette degli organi politici delle cosiddette province siamo d’accordo perché è giusto che il territorio abbia le sue rappresentatività e soprattutto abbia un collegamento diretto che consenta di conoscere e seguire le dinamiche del territorio con un ente intermedio che deve riprendere le sue funzioni.
Allo stato attuale però così come è stata impostata la norma appare chiaro che questo governo sta preparando uno stipendificio per i tanti tromboni e trombati, per compensare equilibri e completare la spartizione che riguarda vari ambiti, come accaduto con la sanità nei giorni scorsi.
Molto probabilmente domani in quest’aula andrà in scena la stessa storia della volta scorsa con la norma salva deputati. Le opposizioni sappiatelo, si tirano fuori dalle vostre faide.
E la sua solitudine stasera, ha concluso De Luca rivolgendosi all’assessore assessore Messina, è la fotografia della sua maggioranza.”